Qualche giorno fa durante un’intervista mi hanno chiesto come facessi a conciliare lavoro e maternità. Sulla risposta non ho avuto dubbi: grazie al padre di mio figlio.
Devo fare una premessa: entrambi abbiamo due lavori flessibili, che ci permettono di inter-scambiarci in tutte le fasi di gestione della prole.
Premessa fatta, devo dire che il mio compagno è non solo sempre stato più motivato di me per quanto riguarda la genitorialità, ma non si è mai tirato indietro quando si è trattato di svolgere mansioni da “mamma”.
Cucina, stira, pulisce molto meglio di me e a differenza di me, lo fa con il sorriso. Non solo non si sente inadeguato nel farlo, ma pensa che farlo, dividendosi equamente i compiti i casa sia un suo preciso dovere.
Anche quando volevo fare tutto io, perché noi donne si sa non chiediamo mai aiuto, lui c’era e concretamente, operativamente, è arrivato dove io non sarei mai arrivato.
Mi ha insegnato non solo come accudire un figlio, ma anche a crescerlo con leggerezza, senza sensi di colpa e divertendosi.
Quindi sì, se riesco a conciliare tutto è grazie al padre di mio figlio.
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