Siamo in North Carolina e più esattamente nella cittadina di Asheville. Qui vive Nevaeh Lance, la sedicenne rapita pochi giorni fa e fortunatamente ritrovata all’altezza dell’uscita 41 della Interstate 75.
A salvarla è stata un gesto imparato sul social Tik Tok, un segnale di SOS che consiste nella chiusura della mano sul pollice piegato, inventato dalla Canadian Women’s Fundation per segnalare episodi di abuso, violenza e rapimento.
Dal rapimento alla denuncia
Nevaeh Lance era stata vista l’ultima volta a Maple Avenue il giorno 2 Novembre, e da allora se ne erano perse le tracce. I genitori hanno repentinamente esposto denuncia e con loro molti cittadini hanno rivelato dettagli sulla ragazza, come quello relativo allo zaino Jansport che indossava il giorno della scomparsa.
Nevaeh è una studentessa del Botany Bay District di St.Thomas, e secondo una prima ricostruzione sembrava proprio che la ragazza conoscesse il suo rapitore tanto da fidarsi di lui e salire a bordo della sua auto.
Il ritrovamento
Ma quello che sembrava un breve tragitto si trasforma ben presto in un’esperienza molto paurosa, racconterà la ragazza in seguito alla polizia locale. Il rapitore e Nevaeh, dalla Carolina del Nord, passando per Kentucky e Tennesse, arrivano in Ohio, dove l’uomo si ferma a fare visita ad alcuni parenti, i quali, insospettiti dalla giovane età della ragazza, si accorgono che si trattava proprio della sedicenne scomparsa segnalata dai media.
A quel punto il rapitore e la ragazza si mettono in viaggio, questa comincia a segnalare il rapimento agli automobilisti, facendo il segnale con la mano imparato su Tik Tok, il quale dopo poco viene riconosciuto da un automobilista, che immediatamente chiama il 911.
Grazie ad un posto di blocco allestito all’uscita 41, l’auto viene fermata e immediatamente la polizia diffonde in tutto il paese la foto del rapitore, un 61enne di Cherokee, accusato per detenzione di materiale pornografico e sequestro di persona.
Ancora una volta si riconferma il grande potere dei social, poiché è grazie a Tik Tok e ad un semplice segnale condiviso se si è potuto mettere fine a quello che poteva a tutti gli effetti trasformarsi in tragedia.
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