Sephora Kids: chi sono, quali i rischi, cosa fare

Dai social agli esperti, il fenomeno delle sephora kids, sempre più crescente, fa discutere per i suoi grandi rischi. Una tendenza, quella dell’ossessivo interesse delle giovanissime verso il mondo beauty e della cosmesi, che spinge le bambine a prendere d’assalto gli scaffali di prodotti dedicati alla bellezza, in età davvero precoce, alla stregua di quanto vedono sui social.

Le Sephora Kids rappresentano una tendenza dietro la quale si nascondono molti interrogativi sulla salute mentale e fisica dei bambini e delle bambine, e sulla percezione che hanno di loro stesse e della propria immagine.

Sephora Kids: chi sono le bambine ossessionate dai cosmetici

Forse ne avrete sentito parlare, le Sephora Kids sono bambine ossessionate dal mondo dei cosmetici, nonostante la loro giovanissima età.
Si parla di bambine anche di soli 7-8 anni che, ispirate dai social e dalle influencer, amano acquistare, sperimentare e parlare di beauty routine e cosmetici, da sempre dedicati a noi donne adulte.

Non parliamo quindi di quella classica curiosità che anche noi, da figlie, avevamo nei confronti del contenuto della borsa della mamma, o di quella voglia di crescere per metterci il rossetto come le ragazze grandi. Non si parla qui di una legittima emulazione o di quell’innocuo gioco infantile di far finta di truccarsi. Ma di uno spostamento decisamente allarmante dell’interesse di prodotti non adatti all’età delle bambine, a discapito di giocattoli ed attività creati per la loro fase evolutiva.

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Le Sephora Kids non sono solo bambine a dire il vero, anche se il fenomeno è più femminile, include anche una percentuale di bambini anch’essi vittime di un’esposizione incontrollata ai social. Social dentro ai quali video e reel dedicati all’eccessiva cura della propria immagine è ormai la norma, a prescindere dall’età, dal sesso e dall’estrazione sociale.

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Lo vediamo anche noi, quando “scrolliamo” immagini e video sui social: è facile introiettare l’idea che tutto deve essere perfetto, che noi dobbiamo essere perfette. Pur sapendo che gran parte di quello che viene condiviso è artificiale, ingannarci, abbindolarci, è facilissimo. Figuriamoci quale lavaggio del cervello possa essere fatto sulle nostre ragazze e sui nostri ragazzi!

Dove nasce il fenomeno e l’influenza dei social

Il fenomeno delle Sephora Kids nasce nei Paesi Occidentali, proprio perché risente della grande influenza che hanno vip e content creator anche sui giovanissimi e sulle giovanissime.
Prende tale definizione, appunto Sephora Kids, per la famosa catena di negozi di bellezza, con punti vendita presenti in tutto il mondo, nota per i prodotti di alta qualità nel settore della cosmetica.

Instagram, TikTok e YouTube sono piattaforme sulle quali content creator, influencer, vip e celebrity di tutto il mondo, dal cinema alla tv, mettono al centro dei loro contenuti la bellezza, l’immagine: dal viso al corpo, tutto deve essere al meglio.

Un pubblico molto giovane (ma non solo) privo di pensiero critico, tende ad emulare immagini irraggiungibili, credendo di poterlo fare grazie ai cosmetici. Dalle creme anti-rughe agli ombretti, dalle ciglia finte alle maschere illuminanti: l’ossessione delle giovanissime al mondo beauty prescinde da un reale bisogno.

Possibile che le nostre figlie pensino di aver bisogno di una crema anti-età, per essere più belle, di doversi truccare per mascherare pseudo difetti, per sentirsi adeguate? Che debbano condividere immagini, solo se nascoste dai filtri di instagram, per paura di non piacere?

Sephora Kids e cosmeticoressia: i rischi per la salute

Parliamo di cosmeticoressia per descrivere quel fenomeno di ossessione per il proprio aspetto, anche attraverso l’uso eccessivo di cosmetici, aspirando a modelli di bellezza standardizzati. Le conseguenze di questo comportamento, che è quello ravvisabile anche nelle bambine e nei bambini che abbiamo imparato a chiamare Sephora kids, sono riscontrabili sulla salute mentale e fisica.

Prima di tutto, partendo dalla conseguenza meno grave, esiste un reale rischio di allergie, reazioni, irritazioni per l’uso di prodotti cosmetici non adatti alle pelli molto giovani.

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Secondo aspetto, ben più grave, è l’influenza negativa sull’autostima delle giovanissime, promuovendo ideali di bellezza irrealistici e contribuendo a problemi fiducia in sé stessi/stesse.

Cosmeticoressia è una parola che richiama un’altra malattia che ci fa molta paura come mamme e come donne. Sappiamo che le cause dell’anoressia sono più profonde di quelle di cui siamo solite parlare, ma in parte anche qui le nostre ragazze si annullano perché non accettano il proprio corpo. Ma quanto è dura accettarsi quando la società, in modo a volte subdolo altre palese, ci dice che siamo sbagliate se non abbiamo tutte lo stesso peso, la stessa altezza, gli stessi fianchi, gli stessi capelli ed il viso rifatto! Non a caso, anche la chirurgia estetica è un fenomeno crescente anche sulle giovanissime.

E, purtroppo, anche senza navigare in rete, la tv, i reality, parlano alle nostre figlie, ammiccando alla loro umana vanità e alla necessità di sentirsi accettate, con visi tutti uguali: dalle labbra carnose alle sopracciglia artefatte.

Bambine e cosmetici: cosa fare

Di fronte a questo fenomeno ormai diffuso ed allarmante, non possiamo rimanere inermi.
Da un lato, la prima cosa da fare sta certamente nell’allontanare le nostre figlie dai social che, a dire il vero, sarebbero anche vietati alla loro età, a favore di attività più sane ed adeguate al loro stato evolutivo.

In secondo luogo, dal lato delle grandi catene di distribuzione di cosmetici, bisognerebbe aiutare la clientela ad orientarsi verso scelte diverse e/o a vietare alcuni cosmetici al di sotto di un certo limite di età.

Dal lato delle aziende che li producono, infine, potrebbe essere auspicabile che vi fossero indizioni chiare, comprensibili, ben leggibili, sugli ingredienti versus i rischi dermatologici.

Inoltre, lì dove le nostre bambine avessero già introiettato modelli di bellezza erronei, non adeguati, un supporto specialistico, anche a tutta la famiglia, sarebbe auspicabile per sostenere le ragazze alla comprensione di un’immagine positiva che prescinde da modelli imposti e dell’uso di prodotti cosmetici.

Purtroppo, come famiglie, il nostro compito ogni giorno diventa più arduo e non sempre abbiamo gli strumenti adeguati per combattere le battaglie impari che ci si prospettano: contro di noi abbiamo la tv, i social, la moda e molti contesti sociali. Ma dobbiamo provarci. Perché in gioco c’è la salute mentale delle nostre figlie (e dei nostri figli) di cui non ci occupiamo quasi mai, dandola per scontata.
Non è vero?

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