Lo shock anafilattico, soprattutto di tipo alimentare, è frequente nei bambini ma a volte non è facile riconoscerlo. Ecco quali sono i sintomi più comuni.
Un cibo “proibito”, la puntura di un insetto o un farmaco: sono sufficienti solo pochi minuti per mettere in pericolo la vita di un bimbo.
Che cos’è lo shock anafilattico
Lo shock anafilattico è una reazione allergica dell’organismo che avviene in maniera improvvisa e può essere molto grave, andando a coinvolgere anche diversi apparati contemporaneamente (respiratorio, circolatorio, gastrointestinale, pelle).
Si tratta di una reazione provocata dal contatto tra gli anticorpi IgE e un allergene nei soggetti predisposti: quando l’organismo viene a contatto per la prima volta con quell’allergene in genere non avvengono reazioni significative, ma l’organismo comincia a produrre gli anticorpi IgE che potrebbero rendere pericoloso un nuovo contatto con lo stesso allergene.
I principali allergeni possono essere di diversa natura:
- alimentari (frutta a guscio, pesce, latte, uova ecc)
- veleno di imenotteri (ape, vespa, calabrone ecc)
- farmaci (penicilina, FANS ecc)
Come spiegato dal dott. Roberto Bernardini, presidente della SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), lo shock anafilattico per oltre la metà dei casi è riconducibile a un’allergia alimentare, non sempre riconosciuta, e piuttosto frequente nei più piccoli (ne soffre circa il 6% della popolazione in età pediatrica).
Pertanto, in caso di sospetta allergia del bambino, i genitori dovrebbero prontamente rivolgersi a specialisti allergologi che potranno confermare o meno la presenza dell’allergia ed eventualmente prescrivere la giusta terapia farmacologica, da associare a una dieta specifica.
I 10 sintomi più comuni dello shock anafilattico
Pediatri e allergologi raccomandano di fare molta attenzione ai tipici campanelli d’allarme associati allo shock, così da poter intervenire in modo tempestivo ed evitare al bambino serie conseguenze. Tra i tipici segnali di shock anafilattico, ricordiamo:
- Prurito al palmo delle mani e dei piedi;
- Rossore e gonfiore generalizzato;
- Orticaria;
- Difficoltà respiratoria;
- Dolori addominali;
- Vomito;
- Diarrea;
- Abbassamento della voce;
- Raucedine;
- Debolezza provocata dal calo della pressione.
Come intervenire in caso di shock anafilattico
Lo shock anafilattico è un rapido susseguirsi di eventi e, quindi, è indispensabile agire con tempestività e contattare subito il 118.
La terapia suggerita in questo caso è l’adrenalina, una sostanza che è in grado di risolvere immediatamente i sintomi dello shock. Questa, infatti, interviene nell’arco di dieci minuti, non provoca effetti collaterali ed è ben tollerata dai bambini.
Generalmente l’adrenalina è somministrata attraverso uno speciale dispenser a forma di penna, facilmente utilizzabile, che i genitori dovrebbero sempre tenere in casa nel caso di bambini che hanno già sperimentato uno shock anafilattico o particolarmente sensibili anche a piccole tracce di allergene.
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