Ormai i nativi digitali sono superati, surclassati dai mobile born, la nuovissima generazione di bambini che, ancor prima di saper scrivere, sanno benissimo utilizzare smartphone e tablet.
Per noi mamme che apparteniamo a una generazione in cui la tecnologia è entrata nella nostra vita ben più tardi, almeno ai tempi della scuola elementare o delle medie e non certo quando avevamo ancora ciuccio e pannolino, i nativi digitali già ci sembravano avanti, figuriamoci i nostri figli, dei piccoli mobile born.
Il progresso non si ferma, ovviamente, ma l’analisi dei pro e dei contro che una precoce esposizione alla tecnologia potrebbe avere sui nostri bambini è ampiamente al centro dell’attenzione degli esperti.
Prima di guardare lontano, cioè a quando i nostri bambini (ormai uomini e donne) saranno entrati nel mondo del lavoro che non avrà certo le caratteristiche di quello odierno, guardiamo all’oggi. Cioè a quando i nostri bambini devono sviluppare le capacità, su tutti i fronti, e a come possono le tecnologie interagire con il loro sviluppo. Sicuramente, compito di noi madri è applicare il buon senso nel somministrare loro questi apparecchi tecnologici: un uso moderato, supervisionato e limitato nel tempo può avere il suo valore educativo che, invece, con un abuso senza limiti non si può che perdere.
Un futuro in cui i nostri figli facciano a meno di nuove tecnologie è impensabile e se da una parte l’approccio ai device mobili non può negarsi, dall’altra parte non bisogna abusarne. È in questi anni che l’immaginazione e la fantasia si sviluppano, progrediscono e fanno balzi da gigante; è ora che una coperta diviene una casa e in fondo al letto ci si siede con lenza alla mano a pescare in riva al fiume.
L’eccesso di apparecchiature elettroniche non può che comprimere il libero sfogo delle loro idee e della loro fantasia; ma non solo. L’esperienza fatta dal vivo non deve assolutamente essere sostituita da giochi elettronici e schermi, anche se altamente realistici.
L’infanzia, sempre più breve, volerà via in un attimo, lasciamoli, finchè possono, crogiolarsi in bambole e macchine, supereroi e peluche. Per il pc e il mondo virtuale, avranno tutta una vita davanti.
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