Ogni genitore è costretto, prima o poi, ad affrontare situazioni di normale follia familiare.
Ossia situazioni che in un contesto normalmente sarebbero davvero folli, ma che grazie a nostri figli diventano praticamente la normalità.
Come quando nostro figlio sparisce improvvisamente in casa.
Proviamo ripetutamente a chiamarlo da oltre dieci minuti ma non risponde mai.
Il volume della nostra voce aumenta ogni cinque secondi così come i nostri passi, che diventano impazienti e rapidi. Niente.
Lui sembra semplicemente svanito.
Quando siamo ormai tremanti dalla paura e stiamo pensando di chiamare polizia, FBI e Interpol ecco che esce da uno scatolone dell’armadio e sorridendo fa: “Soppppesaaaaa!”.
A quel punto non sappiamo bene se prenderlo a ceffoni, svenire esausti dalla fatica o abbracciarlo forte.
Probabilmente facciamo tutte e tre le cose contemporaneamente.
Quando nostra figlia è convinta che la frase detta da noi in un contesto non meglio precisato “i soldi non sono importanti” sia assolutamente vera e decide di fare, con le banconote da venti euro che abbiamo lasciato incautamente sulla mensola, delle barchette di carta con cui giocare nell’acqua del water.
Seguono urla e disperazioni nostre.
Per le banconote ovviamente, non per il fatto che nostro figlio abbia le mani immerse nell’acqua sporca.
Quando in ritardo per un nostro impedimento incontriamo l’insegnante all’entrata della scuola e nostro figlio con aria candida dice la verità, tutta la verità nient’altro che la verità:
“Siamo arrivati in ritardo perché papà aveva la diarrea!”
Segue sorriso di convenienza e fuga immediata.
Quando incontriamo una vecchia amica e nostro figlio guardandole la pancia fa: “Sei incinta?”.
Ovviamente la pancia è legata solo a una eccessiva alimentazione.
Seguono anche qui false risa e fuga immediata.
Quando la sorellina fa qualcosa al fratellino e allora lui fa qualcosa alla sorellina e la sorellina allora inizia ad urlare e il fratellino anche lui inizia ad urlare e a quel punto anche noi iniziamo ad urlare e anche la mamma inizia ad urlare e tutti in casa urliamo senza sapere nemmeno perché.
Quando entrando nel bagno di casa troviamo nostra figlia sopra la sedia che si fa la barba col rasoio. Sul suo volto notiamo anche del rosso.
Si viene a sapere poi che il rosso è dovuto ad un pennarello mentre il rasoio è quello vecchio senza lama.
Ma ormai è troppo tardi perché siamo già svenuti a terra.
Quando il nostro capo ci incontra al parco e nostro figlio amabilmente fa:
“Papà dice sempre che sei uno s….o!”
Seguono risate fintissime e tante tantissime e ripeto tantissime scuse.
Quando per qualche secondo ci concentriamo davanti al pc e rigirandoci troviamo nostro figlio arrampicato sopra l’armadio che grida “Superoeeeeeeeeee!”
Segue nostro scatto felino e cattura al volo del figlio.
Segue anche una lunghissima chiacchierata per spiegargli che mai più dovrà fare il supereroe per davvero.
Segue anche la proibizione fino all’età di diciotto anni di film dei supereroi.
Segue anche cambio del mobile.
Le vostre esperienze di ORDINARIA FOLLIA FAMILIARE superano queste?
Sono sicuro di sì.
Non c’è limite alla genialità dei nostri figli…
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