Interi lotti del cosiddetto Slime, la gelatina verdognola che è commercializzata da anni tra i giochi per bambini, sono stati ritirati dal mercato su disposizione del Ministero della Salute in quanto contenenti sostanze tossiche ritenute cancerogene.
Ritirato lo Slime dal mercato italiano
Al momento non è ancora chiaro se all’interno dei lotti incriminati vi siano già dei prodotti finiti sugli scaffali o comunque commercializzati, ma negli ultimi giorni il Ministero della Salute ha provveduto a ritirare immediatamente dal mercato italiano migliaia di barattoli di Slime. La sostanza gelatinosa un tempo (all’incirca sul finire degli Anni Ottanta) era molto in voga nel nostro Paese e, di recente, è tornata in auge grazie non solo a un grande battage pubblicitario ma pure ai social media
I lotti individuati dal Ministero come cancerogeni sono stati ritenuti pericolosi perché, a seguito di alcune analisi, presentavano concentrazioni oltre la norma di Bromo e Cromo VI. Le tre varianti dello Slime presenti sugli scaffali dei negozi di giocattoli in Italia sono altamente pericolose per i bambini. Sul sito del dicastero della Salute, oltre a specificare in una nota numero e provenienza dei lotti, sono stati forniti anche alcuni consigli ai potenziali consumatori.
I pericoli di questa gelatina
Stando a quanto si apprende nella suddetta nota, i barattoli di Slime ritenuti potenzialmente cancerogeni provengono tutti dalla Cina. Il nome è “BARREL-O-SLIME EVERY NOISE PUTTY” e sono prodotti dalla Every Srl, una delle aziende leader del settore e che detiene i diritti di commercializzazione del marchio.
Non ci sono invece ancora indicazioni su quale sia lo stabilimento da cui provengono. Per questo motivo, anche se sono stati ritirati solo alcuni lotti, il Ministero ha messo comunque in allerta tutti i possibili acquirenti.
Il rischio a cui potrebbero andare incontro i più piccoli toccando questa sostanza, che è costituita principalmente da gomma di guar, sono delle pericolose irritazioni alla pelle ma anche alle mucose, se si respirano alcuni composti del Cromo.
Nei casi più gravi, invece, il bambino potrebbe anche sviluppare forme di edema della laringe, polmonite chimica e pure spasmi bronchiali.
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