Quando si gioca coi propri figli bisogna mettere lo smartphone da parte: quello che sembra un concetto semplice e ovvio in realtà sembra non esserlo. Oggigiorno siamo così immersi nella tecnologia da non riuscire a spegnere e mettere da parte il telefono nemmeno durante quei momenti che vengono dedicati ai figli.
Lego Duplo ha cercato di far valutare ai genitori le proprie abitudini creando una campagna volta a sensibilizzare riguardo l’assoluta importanza nel dare un buon esempio e sul piacere provato nell’essere coinvolti in quelle che sono le attività dei bimbi piccolini.
L’importanza del gioco per i bambini
Per giocare, ai bambini non servono grandi o molti giochi. Il gioco è il modo più semplice e naturale che hanno per relazionarsi con gli altri , siano essi i genitori o altri bimbi, e ciò avviene già a partire dai primi mesi. La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia ratificata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sancisce quello che è un diritto dei bambini, ovvero il diritto al gioco.
Ma perché il gioco è così importante? Lo è poiché aiuta a sviluppare ingegno ed attenzione, migliora le abilità motorie, tiene ben allenate la creatività e l’immaginazione e aiuta a sviluppare le relazioni sociali. Si capisce immediatamente quindi che giocare è alla base dello sviluppo sia fisico che mentale del bambino. Allora, quale ruolo dovrebbero avere i genitori? Dovrebbero avere molto rispetto per queste situazioni di gioco e capirne l’importanza.
“Do not disturb playtime”: la campagna pro-gioco di Lego Duplo
Non disturbare il momento del gioco: è questo il nome scelto da Lego Duplo per la sua campagna mondiale della durata di 21 giorni. Tanti sono i giorni necessari affinché qualcosa diventi un’abitudine. Uno studio dell’Università del Delaware evidenzia come i bambini abbiano un bisogno profondo degli stimoli dei genitori per poter imparare. Il continuo utilizzo dei telefonini durante le conversazioni con i figli può arrivare persino a interferire con il normale apprendimento linguistico.
Godiamoci di più i nostri figli e mettiamo da parte gli smartphone.
Il video della settimana
Giuseppe leggi
Non ci voleva uno studio per saperlo!
veramente Monica, se leggi l’articolo non ci fermiamo a dire solamente questo…