In situazioni di pericolo è consigliato mantenere la calma, il panico è infatti contagioso.
Tantissime volte sentiamo consigli come questo per non diffondere una forma di isteria collettiva che pregiudichi la sicurezza della collettività.
Troppo spesso, però, sottovalutiamo il rovescio della medaglia, cioè l’importanza di essere sereni e felici, aiutando a mantenere un ottimo livello di benessere sociale.
Sorridere fa bene agli altri e fa bene a se stessi: il sorriso è il miglior biglietto da visita che possiamo dare di noi stesse al mondo, rappresenta un ottimo ponte di costruzione delle relazioni sociali. Dal vivo e anche al telefono, un sorriso fa davvero la differenza. Sorridendo, inoltre, accresciamo la nostra sicurezza personale e professionale: dimostriamo la nostra propensione al confronto e all’apertura, intessendo relazioni sociali positive e costruttive.
Se questi motivi non bastassero a renderci più sorridenti, pensiamo ai benefici che un semplice sorriso può avere sulla nostra salute: dai dati di numerose ricerche è emerso come sorridere allunghi la vita, fino a sette anni, riduca il rischio di ictus e l’insorgenza di patologie cardiache.
Sorridere poi permette il rilascio di endorfine nel nostro corpo, alleggerendo la sensazione di dolore: non è un caso che la clown therapy si stia diffondendo sempre di più negli ospedali e nelle case di cura.
E nell’immediato, quali sono i benefici di un sorriso? Chiudere gli occhi, inspirare e sorridere è uno dei migliori metodi antistress: proviamoci sul lavoro quando tutto sembra andare storto e ne apprezzeremo le qualità.
Sorridiamo, quindi, quanto più possiamo, per noi e per gli altri: non ci costa nulla, ma ci ripaga abbondantemente.
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