Accoglienti, parcheggi muniti e completi di tutto: il successo dei supermercati è stato totale e rinunciarci diviene praticamente impossibile.
Per chi ha a cuore le sorti del pianeta, nasce spontanea una domanda: “possiamo unire la comodità del supermercato con una spesa sostenibile?”
La risposta è sì, a patto di abituarci a piccole consuetidini che riducano il nostro impatto ambientale.
Uno di questi è non dimenticarci della riduzione della plastica: gli ipermercati sono il regno del confezionato, ma con un po’ di sforzo possiamo portare a casa quanta meno plastica possibile.
Ad esempio, tutti i supermercati hanno ormai adottato un sistema di self-service nel reparto ortofrutta: abbiamo mai riflettuto sui cumuli di guanti usa e getta che vengono gettati dopo pochi minuti di utilizzo? Basta dare un’occhiata ai bidoni dell’immondizia posti qua e la nelle corsie per rendercene conto: anzichè gettare nella spazzatura il guanto, possiamo conservarlo in borsa e usarlo per la spesa successiva, dandogli una seconda (e anche oltre, naturalmente) vita.
Da preferire sicuramente la frutta e la verdura sfusa, rispetto alle confezioni già preparate: oltre a poter scegliere personalmente i singoli ortaggi, eviteremo di portarci a casa la vaschetta e il cellophane protettivo, destinati quasi certamente al cestino dei rifiuti. Se proprio non possiamo farne a meno, teniamo a mente che alcune catene (come Esselunga, ad esempio), predispongono punti di raccolta per il riciclo delle vaschette in polipropilene.
Con un po’ di esercizio non sarà difficile trovare mille altri modi per ridurre il nostro consumo di plastica: il più delle volte non servono gesti da supereroi per ridurre il nostro impatto ambientale, bastando piccoli gesti che dopo breve divengono abitudini a cui difficilmente faremo a meno, consapevoli dei benefici per l’ambiente.
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