Tra le diverse sciagure che la pandemia sta causando, vi è un fenomeno in crescita: la questione delle spose bambine. Le zone maggiormente a rischio per queste ragazze poco più che adolescenti sono soprattutto l’Asia meridionale, l’Africa centrale e l’America Latina.
Covid e povertà
L’epidemia di Covid sta trascinando sempre più famiglie verso la povertà, al punto da costringere molte giovani ragazze a lasciare gli studi e a lavorare per aiutare la propria famiglia. Quando la situazione diventa davvero esasperata, molti di questi nuclei familiari costringono le proprie figlie ad un matrimonio forzato, spesso con uomini molto più anziani.
In questa costrizione brutale intravedono un’ancora di salvezza per la ragazza e di conseguenza anche per loro stessi.
Ciò avviene nei Paesi più fragili dal punto di vista socio-economico, minati da guerre o con sistemi politici instabili e corrotti, ma anche devastati da problemi strettamente legati ad eventi catastrofici piuttosto frequenti come siccità, alluvioni e terremoti.
Dopo 25 anni di progressi a causa dell’effetto Covid: più di 500.000 nuove spose-bambine
Da un drammatico conteggio stimato dall’organizzazione internazionale Save The Children, per effetto della diffusione della pandemia si prevede che 500 mila giovanissime in più potrebbero essere costrette a sposarsi, con il conseguente aumento di gravidanze precoci che costituiscono la causa principale di mortalità per le ragazze con un’età tra i 15 e 19 anni.
Lottare per liberare le giovani donne da questa forma di schiavitù
Le differenze di genere in questo lungo periodo di pandemia si sono notevolmente acuite e per contrastarle sono necessarie azioni concrete e decise.
Il primo passo richiede una battaglia sociale per porre fine a questi indebiti matrimoni precoci e fornendo anche un aiuto concreto a chi ha dovuto subire questo abuso.
Per fare ciò sono necessarie opportune e specifiche riforme legislative e un severo inasprimento delle condanne di chi si approfitta così vergognosamente della debolezza altrui.
Anche l’istruzione riveste un ruolo fondamentale: l’abbandono scolastico da parte di queste giovani ragazze, causato dall’impellente necessità di contribuire al sostentamento familiare, ha un peso determinante.
Si può affermare con certezza che la rinuncia all’istruzione e i matrimoni prematuri, sono molto spesso strettamente collegati.
Ogni anno sono circa 12 milioni i matrimoni tra giovanissime ragazze e uomini maturi, in un caso su sei addirittura al di sotto dei 15 anni, ma nell’anno in corso, a causa del Coronavirus, le adolescenti che dovranno subire questa vera e propria violenza saranno mezzo milione in più e purtroppo molto probabilmente questa stima è destinata a crescere.
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