Il paradosso della nostra società opulenta e consumistica è che da una parte esiste una fetta consistente di indigenti che non hanno cibo a sufficienza e dall’altra ci sono strutture di ristorazione che producono un’enorme quantità di avanzi destinati a essere smaltiti come rifiuti.
Starbucks, la famosa catena statunitense di caffetterie che conta 7.600 punti vendita e dove è possibile anche consumare deliziosi dessert e prodotti di pasticceria, ha deciso di dare il proprio contributo nella lotta agli sprechi, destinando tutto il surplus di cibo fresco e quello in scadenza alle mense per i poveri e alle associazioni caritatevoli.
5 milioni di famiglie non soffriranno più la fame
L’apprezzabile gesto di civiltà di Starbucks, che ha seguito l’esempio della catena di supermercati Tesco, è nato grazie a un accordo sottoscritto con le onlus Feeding America e Food Donation Connection.
Basti pensare che nel giro di un anno questa iniziativa consentirà a 5 milioni di famiglie americane bisognose almeno un pasto al giorno.
L’emergenza alimentare negli States, lo ricordiamo, coinvolge ben 50 milioni di cittadini.
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