Svolta negli Stati Uniti per uno dei regolamenti più stringenti che da anni vigevano al Congresso: grazie a una iniziativa bipartisan, presto le senatrici neomamme potranno portare con sé in aula i propri bebè.
Neonati in aula al Senato
Negli Stati Uniti presto verrà infranto un tabù che resisteva da anni e che dovrebbe permettere anche ai neonati di stare insieme alle loro mamme quando in Senato arriva il momento di votare un provvedimento.
Infatti, come è noto, il Congresso americano (molto stringente in diversi aspetti) non consentiva alle senatrici neomamme di portare con sé il bebè in aula, causando loro non pochi problemi soprattutto nei primi mesi di vita dei bimbi.
Più volte posto all’attenzione generale, il problema era stato sollevato di recente proprio da una senatrice, Tammy Duckworth, diventata mamma il 9 aprile scorso: la 50enne democratica e progressista dell’Illinois, ma thailandese di origine, ha così deciso di farsi promotrice di una iniziativa che presto potrebbe essere votata all’unanimità e che, nelle sue intenzioni, è volta a tutelare anche i papà.
L’iniziativa della senatrice Duckworth
Infatti, la Duckworth si era chiesta come fosse possibile per lei tornare attivamente a partecipare alla vita del Senato se portare con sé il proprio bebè ed allattarlo era impossibile per via di vecchi regolamenti.
“Ho pensato che era giunto il momento di cambiare le regole” ha detto la diretta interessata, spiegando che le senatrici, come pure i loro colleghi uomini, debbano poter fare il suo dovere, rendendo di fatto il Congresso un luogo che possa favorire il lavoro e che non diventi un intralcio alla vita delle famiglie.
E, come detto, una volta tanto la sua proposta ha ricevuto sostegno da parte non solo dei colleghi del partito democratico ma anche degli esponenti repubblicani in Commissione Regolamenti: adesso, tutto lascia presagire che la legge sarà votata da tutti quanti e porterà a una svolta epocale al Senato.
Dal canto suo, Tammy Duckworth può dirsi soddisfatta dell’ennesima conquista in una carriera politica che l’ha vista sempre in prima linea anche quando era pilota di elicotteri e, a causa di un missile iracheno, perse entrambe le gambe ma diventò una sorta di eroina per molte donne.
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