La nota piattaforma streaming di Google modifica le modalità di selezione dei video per i più piccini. Dal 15 novembre 2019 è infatti scattato l’obbligo per i creators di specificare la tipologia di contenuto e l’eventuale presenza di materiale offensivo per i bambini.
Youtube ed i contenuti per i più piccini
I contenuti destinati ai bambini devono essere conformi alle indicazioni fornite dalla Federal Trade Commission. Appartengono di diritto a questa categoria i cartoni animati, gli eventuali tutorial ed i video dimostrativi sui giocattoli.
Sono inclusi anche i contenuti pubblicati riguardanti celebrità appartenenti al mondo dei teenagers e non solo. Pertanto, il linguaggio utilizzato deve essere adatto ad un pubblico di minorenni. Il contesto non deve essere violento, raccapricciante, volgare o inquietante.
Il compito dei creators di Youtube
Il cambio di direzione del famoso social network di Mountain View nasce in relazione ai contenuti violenti, osceni ed inquietanti circolati nei mesi scorsi senza controllo sulla piattaforma.
Per correre ai ripari Youtube ha deciso di non affidare più agli algoritmi e al COPPA (Children’s Online Privacy Protection Act) la selezione dei video destinati ai bambini, ma di responsabilizzare i suoi creators, ovvero gli utenti registrati, dando loro la possibilità di impostare manualmente il pubblico a cui mostrare i contenuti.
Queste modifiche sono valide in tutto il mondo e per una maggiore protezione dei più piccini è opportuno applicarle il prima possibile. In questo modo, Youtube sarà in grado di migliorare il sistema, ottimizzandolo e rendendolo più sicuro.
Gli utenti potrebbero avere delle difficoltà iniziali ad abituarsi al nuovo sistema, ma sono delle misure necessarie per garantire la conformità alle normative vigenti. Qualora il creator non dovesse uniformarsi alle nuove disposizioni o venissero rilevati degli errori o peggio ancora delle anomalie con la Federal Trade Commission e altre autorità, la piattaforma si riserverà il diritto di agire contro l’account incriminato.
A partire da gennaio, inoltre, disattiverà gli annunci personalizzati sui contenuti per bambini.
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