Il momento dello svezzamento (o divezzamento) è estremamente importante nella vita del bambino, e le mamme lo sanno: dal latte si passa al poter assaggiare, in maniera graduale, via via tutti i cibi, fino ad un’alimentazione completa.
Inizia in genere intorno ai 6 mesi di vita, perché svezzare il bambino con troppo anticipo può voler dire mandarlo incontro a problemi come sovrappeso o intolleranze alimentari.
Tra gli alimenti fondamentali per la vita del bambino, che saranno introdotti nel corso dello svezzamento, c’è ovviamente la carne. Il suo valore nutritivo è importante in quanto apporta proteine, ferro e zinco, solo per citare alcuni sali minerali. In un primo tempo la carne deve essere data sotto forma di omogeneizzato oppure liofilizzato, in pochi cucchiaini da inserire nel brodo di verdure. Sempre più mamme, grazie ai molti robot da cucina presenti sul mercato, decidono di preparare da sole questo tipo di alimenti. È sufficiente effettuare una cottura al vapore della carne e poi frullarla fino ad ottenere un composto finissimo: solo così, poco alla volta, lo stomaco del bambino inizierà ad adattarsi al suo consumo.
Ma quali sono le carni più adatte per iniziare il percorso dello svezzamento? Parliamo senza dubbio di carni bianche, come l’agnello e il coniglio, che in genere sono le primissime suggerite dal pediatra, in quanto hanno un sapore molto delicato, un apporto calorico limitato e sono accettate bene dallo stomaco dei bambini.
Potete passare poi al pollo e al tacchino e nei mesi successivi a tipologie di carne dal sapore più robusto, come vitello e manzo. Se decidete di preparare voi stesse i liofilizzati, cercate di optare per carni da filiera corta, tracciabili, di cui potete garantire con certezza la provenienza.
Chi inizia bene, come si suol dire, è già a metà dell’opera: anche per quanto riguarda l’alimentazione dei bambini!
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