Ha fatto il giro del mondo la storia di Talia Jane, impiegata della multinazionale Yelp che ha scritto una lettera aperta al suo capo.
Ed è una lettera davvero pesante: accusa l’azienda di non pagare adeguatamente i suoi impiegati. E dice che l’80% del suo stipendio se ne va in affitto, che non può permettersi i mezzi pubblici e deve andare sempre a piedi, che non può comprarsi nemmeno il pane, e vive di riso da oltre un mese.
Dice che tutti i suoi colleghi fanno almeno un secondo lavoro e che uno di loro è un senza tetto, che arriva ogni mattina al lavoro con una busta che contiene tutte le sue cose.
La beffa maggiore è che lei è l’impiegata per la app di consegna a domicilio del cibo, e non se ne può permettere.
La lettera aperta si conclude con una richiesta di aumento di stipendio.
Come è andata a finire?
Non solo la ragazza è stata licenziata, ma l’AD Jeremy Stoppelman ha detto che effettivamente il costo della vita è troppo alto a San Francisco e quindi il servizio clienti sarà spostato a Phoenix.
Così tutti gli impiegati perderanno il lavoro: evviva gli imprenditori illuminati!
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