La tecnologia così come può aiutare, può anche essere controproducente per i bambini. A constatarlo è una ricerca di psicologia che testimonia come l’uso di smartphone e social network possa condurre un ragazzino su tre alla depressione, aumentando la probabilità di tentativo di suicidio. Dopotutto quando Bill Gates e Steve Jobs erano bambini, la tecnologia attuale era inimmaginabile e anche loro, in tempi recenti, l’hanno evitata ai propri figli nel limite del possibile.
La tecnologia: effetti negativi sui bambini
Lo smartphone può avere un impatto devastante sui giovanissimi. Un utilizzo smodato ed esagerato del dispositivo e delle sue applicazioni è ritenuto, da affermate ricerche scientifiche, dannoso per la crescita e lo sviluppo intellettuale del bambino, al punto che due tra i più conosciuti educatori a livello mondiale (J. Clement e M. Miles) affermano come ”Un utilizzo eccessivo della tecnologia può rendere il bambino meno reattivo”. Un utilizzo superiore a 3 ore al giorno di smartphone e tablet può incrementare in un bambino il desiderio di suicidio, mentre un impiego eccessivo di social network può condurre un piccolo di 7-8 anni alla depressione, in percentuale prossima al 30%.
Evidentemente lo sa bene Bill Gates di Microsoft e ne era a conoscenza anche Steve Jobs di Apple, i quali hanno dimostrato al mondo una grande intelligenza di pensiero tracciando una strada di innovazioni che è divenuta di riferimento per l’intero settore, nonostante siano cresciuti senza tecnologia. I loro figli hanno visto il primo telefonino all’età di 14 anni e raramente le creazioni dei loro padri le hanno avute tra le mani in precedenza.
Quando la tecnologia è positiva per i bambini?
Ciò non significa che tutto sia sbagliato, ma implica un controllo attento da parte di genitori ed educatori. La tecnologia diviene positiva per i bambini nel momento in cui viene integrata nelle attività scolastiche di conoscenza. Lo stesso Steve Jobs, in una delle sue interviste, invitò i genitori a limitare ai propri figli l’uso della tecnologia a casa; integrandola invece in un percorso scolastico controllato e finalizzato a sviluppare una tecnologia educativa, l’effetto potrà essere positivo. Bill Gates ha spinto molto la tecnologia nelle scuole con l’obiettivo di aiutare il percorso educativo di bambini in difficoltà, prevedendo una personalizzazione dei piani di studio di ciascun allievo.
Il video della settimana