Il test del riflesso rosso è un esame semplice e non invasivo che viene eseguito sui neonati per verificare la presenza di eventuali patologie oculari, come la cataratta congenita.
L’esame si basa essenzialmente sull’osservazione del riflesso di luce rosso che si presenta quando un fascio di luce viene proiettato direttamente sull’occhio del neonato.
Questo semplice esame riveste una grande importanza perché permette di diagnosticare in tempo eventuali problemi alla vista.
Vediamo in maniera più approfondita come si svolge questo test e quanto possa essere importante.
In cosa consiste il test del riflesso rosso nel neonato
L’esame permette di diagnosticare alcune patologie congenite relative agli occhi, non tutte, ma le più frequenti. Si effettua solitamente tra i primissimi controlli alla nascita e poi ad ogni visita successiva dal pediatra.
Questo test consiste nel proiettare un fascio di luce su ciascun occhio del neonato. Il fascio di luce viene solitamente emesso da una torcia elettrica o da un oftalmoscopio, uno strumento utilizzato dai medici per esaminare l’interno dell’occhio.
Quando la luce colpisce l’occhio del neonato, essa attraversa la cornea, il cristallino e la retina, fino ad arrivare alla coroide, uno strato di tessuto vascolare situato dietro l’occhio. La coroide ha una caratteristica particolare: emette un riflesso di colore rosso intenso, grazie alla presenza di sangue.
Se l’occhio del neonato è sano e privo di opacità o di altre anomalie che impediscono alla luce di penetrare, il riflesso rosso risulta evidente e uniforme in entrambi gli occhi. Il medico osserva attentamente il riflesso per verificare la sua intensità, la sua forma e la sua simmetria tra i due occhi.
Se il riflesso rosso risulta debole, assente o anomalo, ciò potrebbe indicare la presenza di patologie oculari come la cataratta congenita, o altre anomalie che impediscono alla luce di penetrare nell’occhio. In questi casi, il medico può raccomandare ulteriori esami per accertare la presenza di eventuali patologie e intervenire tempestivamente per prevenire danni alla vista del neonato.
Il test del riflesso rosso è un esame rapido e indolore, che viene solitamente eseguito poco dopo la nascita del neonato, come parte della visita neonatale di routine.
L’esame è rapido e non invasivo, non richiede alcuna preparazione particolare, tranne quella di lasciare prima il paziente per qualche minuto in un ambiente con luce bassa.
Perché è importante sottoporre il neonato al test del riflesso rosso
Il test del riflesso rosso è importante per identificare eventuali anomalie nell’occhio del neonato, in particolare per rilevare la presenza di cataratta congenita o di altre patologie oculari che potrebbero mettere in pericolo la vista del piccolo.
La cataratta congenita è una patologia che si verifica quando il cristallino dell’occhio del neonato diventa opaco, impedendo alla luce di penetrare nell’occhio e causando una graduale perdita della vista. Se non trattata tempestivamente, la cataratta congenita può portare alla cecità permanente.
Altre patologie oculari che possono essere rilevate con il test del riflesso rosso includono il glaucoma e il retinoblastoma, una forma rara di tumore dell’occhio che colpisce i bambini, e altre anomalie che possono impedire alla luce di penetrare nell’occhio.
Per questo motivo, il test del riflesso rosso è un esame importante che viene solitamente eseguito poco dopo la nascita del neonato, come parte della visita di screening neonatale.
In caso di riscontri anomali, il medico potrebbe decidere si fare ulteriori indagini per individuare eventuali patologie oculari e intervenire rapidamente per prevenire danni permanenti alla vista del neonato.
Grazie a questi test di screening molto semplici e poco invasivi (come l’esame del fondo oculare o il test di Hirschberg), è possibile individuare e trattare precocemente eventuali patologie oculari, come lo strabismo o l’occhio pigro, riducendo il rischio di complicazioni e migliorando le prospettive di vista del bambino.
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