L’estate è il periodo migliore per togliere il pannolino: il bambino può girare per casa senza vestiti e ammortizzare i danni nell’eventualità che scappi la pipì prima di raggiungere il vasino.
Eppure l’80% dei genitori rimanda questa delicata fase sia per l’oggettiva difficoltà di rendere autonomo il figlio, sia per una sorta di indolenza.
La maggior parte dei genitori non rispetta la giusta tempistica per lo spannolinamento
Come dichiara il pediatra Italo Farnetani quest’estate oltre 250.000 bimbi potrebbero liberarsi dal pannolino, ma l’80% tra essi non lo farà.
In Italia infatti la tendenza a ritardare il momento di usare il vasino si fa sempre più frequente; addirittura il 10% delle mamme o dei papà aspetta deliberatamente che il proprio figlio compia i tre anni di età anche ignorando palesi segnali, causando notevoli danni allo sviluppo della sua autonomia.
Non solo, come dice il dottor Frentani nei caldi mesi estivi il contatto tra il materiale sintetico del pannolino e la pelle sudata può creare fastidiosi arrossamenti, eritemi e dermatiti da contatto.
Il pannolino andrebbe tolto entro i 26 mesi di vita e possibilmente in estate
A cosa è dovuto il ritardo nel togliere il pannolino? Sicuramente si tratta di un’operazione delicata e impegnativa che richiede molta pazienza da parte dell’adulto. Il bambino infatti deve imparare l’autocontrollo sui propri bisogni fisiologici e un nuovo modo per espletarli.
Gli errori più comuni sono:
- prolungare eccessivamente il tempo della seduta sul vasino distraendo il piccolo con giocattoli o piacevoli letture
- ritornare a usare il pannolino se il bambino si rifiuta di utilizzare il bagno. Una volta iniziato il processo di spannolinamento, spiega la psicologa Maria Rita Parsi, gli adulti non devono tornare sui propri passi per trasmettere al figlio la sicurezza che si tratti di un fenomeno naturale.
L’età migliore consiste in due anni per le femminucce e 26 mesi per i maschietti.
L’estate è il periodo migliore poiché il clima è mite e i bimbi possono andare in giro nudi senza correre il rischio di sporcare eventualmente gli indumenti. Se questo dovesse accadere mai dare la colpa al piccolo perché potrebbe associare il momento della minzione a qualcosa da temere.
Bisogna saper cogliere i segnali del bambino e accompagnarlo con dolcezza sul vasino ogni volta che ne avverte la necessità.
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