Una bella iniziativa è nata a Torino in aiuto delle madri disoccupate che studiano. Si tratta del progetto “Non solo mamma”, che permette alle donne di usufruire di una babysitter a scuola, messa a disposizione dalla Fitel Piemonte e dall’Associazione dei sardi Antonio Gramsci.
Un aiuto concreto per le mamme che studiano
La babysitter a scuola è una iniziativa nata per aiutare le mamme che studiano. Nel quartiere Mirafiori di Torino, le madri disoccupate che non hanno la licenza di terza media potranno tornare a studiare usufruendo dell’aiuto delle babysitter.
Infatti potranno portare a scuola anche i figli piccoli, che saranno sistemati in una stanza a fianco della loro aula, con due educatrici affiancate da due tirocinanti universitarie. L’iniziativa è stata denominata “Non solo mamma” e fa parte di un progetto più vasto, che si chiama “Percorsi di cultura circolare. Sostenibilità, competenze, solidarietà” è che è stata messa in atto da una associazione, quella dei sardi denominata “Antonio Gramsci” e dalla Fitel Piemonte.
L’inizio di questa operazione è previsto per l’inizio di ottobre e la prima classe che è stata formata è composta da 15 donne straniere. Le lezioni si terranno presso il Centro per l’istruzione degli adulti, che è ospitato in una ex scuola materna. Dopo questo primo approccio saranno istituiti anche dei corsi per donne italiane e altri seminari.
Le dichiarazioni di Francesco Pongiluppi
A proposito di questa iniziativa, Francesco Pongiluppi, che occupa la posizione di referente scientifico dell’università del capoluogo piemontese, oltre ad essere il vicepresidente del circolo Gramsci, ha spiegato che questo progetto, una volta a regime, sarà esteso anche ai comuni dell’hinterland di Torino ed ha lo scopo di inserire le donne nel mondo del lavoro, oltre a dare loro le competenze che mancano.
In questi corsi, ha spiegato Pongiluppi, oltre a studiare le materie tradizionali, le donne potranno seguire anche dei laboratori di cucina, educazione finanziaria e di imprenditoria al femminile.
Questo progetto prevede la partecipazione anche di ragazze minorenni, sia straniere che italiane e il suo termine sarà giugno 2022. I finanziamenti per la partenza del progetto “pilota” sono stati garantiti sia dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che dalla regione Piemonte.
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