Nata a Torino da genitori brasiliani, una bambina è costretta a portare entrambi i cognomi di mamma e papà vincendo il record dei cognomi più lunghi: ben 5 parole.
È la strana storia di una bambina nata il 13 febbraio da due genitori con doppio cognome, come succede in tutte le famiglie spagnole e latino-americane, che le hanno trasmesso questa eredità. A nulla sono valse le richieste di mamma e papà che hanno presentato specifica istanza al comune per dimezzarne la lunghezza: la piccola è stata registrata con il cognome materno e con quello paterno.
La questione legale trattata dalla Corte Costituzionale
Nel 2016 la Corte Costituzionale ha stabilito che ogni neonato ha diritto a essere identificato con il cognome di entrambi i genitori e quando vi sono genitori stranieri con il doppio cognome, questi due nomi vanno unificati dando vita a cognomi molto lunghi.
In Italia, oggi, la normativa non è ancora chiara e la questione non è affatto isolata, dal momento che esistono numerose famiglie con più cognomi trasmessi ai propri figli. Si tratta di mamme e papà che aspettano una risposta dal legislatore per attribuire solo il cognome della mamma o quello del papà, senza lungaggini.
Riportiamo una dichiarazione dell’avv. Susanna Schivo che ha difeso la famiglia che ha ottenuto il doppio cognome materno con la sentenza della Corte Costituzionale. Il legale ha sostenuto che la nostra legislazione presenta ancora un gap normativo in questa materia e che è urgente la trattazione del disegno di legge presentato in questi anni, affinché vengano rispettati i diritti dei bambini ad avere un cognome che li rappresenti. Si tratta di una questione di fondamentale importanza che incide sullo sviluppo di un’identità personale serena ed effettiva.
La proposta presentata al Senato
La Commissione giustizia del Senato ha avviato il 15 febbraio una discussione per attribuire ai neonati il cognome esclusivo della madre, eliminando il meccanismo automatico di attribuzione di quello paterno.
Pur essendoci molte convenzioni e sentenze emesse dalle istituzioni europee che avallano tale decisione, in Italia manca ancora una normativa ad hoc. Gli sviluppi legislativi, infatti, si sono fermati alla possibilità di affiancare il cognome materno a quello paterno, senza però avere la possibilità di sceglierne uno in modo esclusivo.
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