Alle volte anche un fenomeno così naturale come la gravidanza può diventare un percorso lungo e laborioso. A tal proposito, è diventato virale il post di Gina Mirábile, una donna affetta da trombofilia, che ha dovuto fare ben 223 iniezioni per poter conoscere sua figlia.
Trombofilia e gravidanza: il post che ha fatto il giro del web
Fotografata sul letto vicino ad un mucchio di fiale vuote, è Joaquina, la bimba nata da una gravidanza difficile ma che, nonostante tutto, oggi è qui con noi.
Il post di Instagram, pubblicato da Gina Mirábile e successivamente ricondiviso dal medico curante Ignacio Perez Tomasone, è molto toccante e spiega come la trombofilia sia tutt’oggi una delle principali cause di aborto, in quanto può provocare il distacco della placenta, morte intrauterina, ritardi nella crescita fetale e preeclampsia.
Esattamente un anno prima dalla pubblicazione del post, la donna aveva ricevuto la triste diagnosi di trombofilia, una malattia ereditaria che comporta un’eccessiva coagulazione del sangue, con forte rischio di trombosi.
La cura e tutto l’amore del mondo
La piccola che sorride nelle braccia della mamma rappresenta la migliore prova di una donna che ce l’ha fatta e che ha inseguito il suo sogno fino alla fine, lottando ogni singolo giorno della gestazione pur di poter abbracciare sua figlia.
Gina Mirabile è stata curata con l’eparina, un farmaco noto per le sue proprietà anticoagulanti, che si è dimostrato estremamente efficace per tutta la durata del percorso.
La gravidanza non è stata certo una passeggiata, commenta la madre di Joaquina, ma di sicuro ne è valsa la pena. Un ringraziamento speciale va soprattutto ai dottori, che hanno agito tempestivamente e che con assoluta professionalità, l’hanno accompagnata in questo lungo percorso.
È stato il compagno, aggiunge Gina, a iniettare le 223 dosi di eparina, e lo ha fatto con estremo amore e innata delicatezza. Infine, la donna ringrazia Joaquina, la loro bambina arcobaleno, che li ha scelti come genitori.
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