Già prima che esistesse Peppa Pig si sapeva che pochi bambini riescono a resistere a una bella pozzanghera e al fango. Un gioco davvero irresistibile che in certe culture è anche incoraggiato. Parliamo di paesi come la Danimarca e il Giappone: lontanissimi sulle cartine geografiche, ma molto vicini per quanto riguarda lo stile educativo.
Saltare nelle pozzanghere in stile giapponese
“Bambini, saltiamo nelle pozzanghere come Peppa Pig?” In Giappone si può! Che il Sol Levante riservi sorprese, non deve stupire, ma che ci sia addirittura un asilo in cui si insegna a saltare nelle pozzanghere di fango, sembra davvero una favola (per i bambini, naturalmente!).
Nella scuola materna Dai-Ichi Yochien, a Kumamoto, nel sud del Giappone, è presente un grande cortile interno che, quando piove, raccoglie l’acqua in un unico spazio, delimitato e pulito. I bambini hanno così a disposizione una vera e propria pozzanghera gigante in cui stare a mollo con le proprie galosce o con i propri piedini.
In questo modo, anche senza recarsi “fuori” dalle mura della scuola, i bambini possono fare uno dei loro giochi preferiti: saltare nelle pozzanghere di fango e dare libero sfogo a tutta la loro energia. “Il cortile della scuola è stato progettato per accumulare l’acqua piovana in modo che dopo un forte acquazzone si formi una gigantesca piscina/pozza che aspetta solo che i bambini vadano a giocare”, spiega il progettista Taku Hibino.
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Il progetto del grande pozzo per raccogliere l’acqua piovana è dello studio di architettura Youji No Shiro, e prevede che lo spazio possa essere utilizzato anche come una pista di pattinaggio in inverno o come spazio per le attività sportive, in caso di bel tempo.
Questo luogo amatissimo dai bambini, com’è naturalmente comprensibile, è solo una delle bellissime risorse che questo asilo mette a disposizione dei piccoli scolari. Tutta la scuola, infatti, è organizzata in grandi open space per favorire la miscelazione delle classi e delle varie fasce d’età, la partecipazione attiva a tutte le fasi della giornata e l’abbattimento di potenziali pericoli strutturali. L’ottica è quella di accrescere l’interazione tra i bambini, il loro naturale sviluppo del pensiero creativo e favorire la scoperta del mondo.
La Danimarca: lo stile educativo nordico
Come vi diciamo spesso, anche lo stile educativo nordico ha moltissimi pregi, soprattutto per quanto riguarda la libertà e l’autonomia sperimentata dai bambini.
Nelle scuole materne danesi e scandinave in generale, è comune vedere bambini che saltano con gioia nelle pozzanghere di fango, con e senza la supervisione degli adulti. È una scena che riflette l’approccio danese alla genitorialità e all’educazione. Questo piccolo aspetto del metodo scandinavo valorizza il gioco libero e all’aperto, in qualsiasi condizione meteo. E ovviamente, il gioco in questi contesti spesso comporta il fatto di sporcarsi un po’.
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Questo approccio rilassato alla pulizia e al gioco riflette una profonda apprezzamento culturale per le attività all’aria aperta, in cui un po’ di sporco è considerato il segno di una giornata ben spesa.
Ma ai bambini si insegna poi anche l’autonomia: infatti al termine del tempo dedicato al gioco, i bambini si tolgono le tute impermeabili e si lavano le mani e il viso, lasciando una pulizia più accurata per quando tornano a casa.
Inoltre nelle scuole nordiche, si incoraggia molto il coraggio individuale e concetti come il fare la fila e il rispetto reciproco, come si può vedere anche in questo video:
Le ricerche suggeriscono anche che i bambini esposti a diverse condizioni meteo fin dalla tenera età possano sviluppare risposte immunitarie più forti, riducendo il rischio di allergie e disturbi autoimmuni in futuro. Pertanto, abbracciare il gioco con fango e terra non è solo divertente, ma anche benefico per la loro salute a lungo termine.
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