Si fa presto a dire spesa, eppure…fra leggere l’etichetta o lasciarsi convincere dalla pubblicità, fra l’acquistare dai piccoli produttori o votarsi al discount le differenze non mancano, anzi, spesso sono sostanziali.
Gli scaffali del centro commerciale si affacciano ammiccanti al nostro carrello, mettendoci davanti montagne di frutta e ortaggi di ogni tipo, provenienti da chissà dove e disponibili dodici mesi l’anno, in barba alla stagionalità. Ok, fragole e pesche a Natale possono far comodo e magari vanno bene per soddisfare una piccola voglia, ma quanto gusto hanno questi prodotti? E poi, dal punto di vista nutrizionale fanno davvero così bene?
Uscire dal supermercato e dall’ossessiva mentalità consumista scegliendo modelli di consumo diversi, più sostenibili per noi e per l’ambiente, è possibile: una strada si chiama G.A.S.: Gruppi di Acquisto Solidale.
Nei paesini come nelle grandi città, sono infatti molti i consumatori che si organizzano in gruppi per ordinare i prodotti di cui hanno bisogno (soprattutto generi alimentari, ma non solo) e farseli recapitare direttamente da contadini, bottegai e piccoli produttori.
I G.A.S. sono diffusi capillarmente sul territorio (qui potete cercare quello più vicino a casa vostra) e la loro presenza è il segnale forte che i consumatori stanno diventando più consapevoli, facendosi guidare nelle scelte non solo dagli slogan pubblicitari ma soprattutto da una filosofia green e – perché no? – anche dal senso etico.
Frutta e verdura che arriva direttamente dall’orto alla tavola, avete mai pensato a cosa significa davvero? Beh, tanto per cominciare gusto, freschezza, tutela dell’ambiente (perché i prodotti locali e a km 0 rispettano i ritmi della natura), risparmio, sostegno all’economia locale e dei paesi in via di sviluppo, tracciabilità e quindi certezza di sapere cosa state mettendo in tavola, per voi e per i vostri bambini.
Noi che amiamo il biologico lo sappiamo che a volte i prezzi possono essere proibitivi, ma con la pratica dell’acquisto di gruppo anche la spesa bio diventa molto più economica.
E poi, importantissimo, il fattore umano: entrando in un G.A.S. incontrerete non solo persone con cui riempire il carrello, ma soprattutto amiche con cui scambiare consigli e condividere una nuova filosofia di vita. Qualcuno la chiama decrescita, noi preferiamo dire ritorno a una realtà a misura d’uomo.
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