Tyra Banks è diventata mamma: ma in questo caso non c’è stata nessuna attesa social con pancione in bellavista, in quanto la cantante e attrice non ha fatto mai mistero delle sue difficoltà nel diventare mamma. Difficoltà che alla fine si sono espresse nella scelta di una madre surrogata.
Una donna ha ospitato l’ovulo fecondato e quindi è stata l’incubatrice naturale che ha permesso al piccolo York di nascere.
Tyra dice che è stata una scelta difficile, un percorso complesso e grazie ad un angelo (la chiama proprio così) ora la loro famiglia è finalmente completa. Il bimbo è geneticamente figlio dell’attrice e del marito Erik Asia, mentre non ha legame di sangue con la donna che l’ha portato in grembo.
Ma è davvero possibile dire così?
È possibile portare un figlio dentro i sé per 9 mesi senza che si crei un legame di nessun genere con esso? Un altro caso che s’inscrive nel grande discorso della maternità surrogata: e voi cosa ne pensate?
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