Un gesto tanto folle quanto orribile si è verificato a Phuket, in Thailandia, dove un uomo uccide la figlia impiccandola e poi posta il video su Facebook. Alla base del folle gesto ci sarebbe la paranoia dell’uomo, convinto che la moglie l’avrebbe lasciato.
Il terrificante video è stato pubblicato su Facebook, dove è rimasto visibile per circa 24 ore ed ha ottenuto oltre 100mila visualizzazioni.
Uccide la figlia: la morte in diretta
Questo tragico episodio riporta alla mente un altro fatto di cronaca nera di qualche giorno fa. Precisamente il 16 aprile a Cleveland un uomo ha ucciso un anziano registrando l’omicidio, e poi ha postato il video tramite Facebook Live. In un successivo video ha confessato il suo crimine, e solo dopo due ore Facebook ha rimosso i contenuti. Qualcosa del genere si è verificato anche in Italia, dove una mamma ha ucciso le figlie e poi ha tentato il suicidio a Gela qualche mese fa.
L’imbarazzo di Facebook
Qualcuno se l’è presa con Facebook, reo di non adoperare un controllo più restrittivo sulla pubblicazione dei contenuti. Da parte loro i dirigenti del social network fanno sapere che il monitoraggio sulle foto, sui contenuti e sui video è costante, ma è ovviamente impossibile controllare in tempo reale ogni post. Tuttavia da Menlo Park fanno sapere che ci saranno regole ancora più restrittive sulla pubblicazione dei video.
Il video della settimana
Non ho parole ….. Lo schifo di tutto questo….. E il coraggio di togliere la vita ad una creatura che si sente protetto/a dal genitore….. Ed in più le persone che vanno a guardare questi video orribili….. E chi oltretutto non li toglie dai social
Mi dispiace ma qui me la prendo anche con i gestori del social i quali non dovrebbero assolutamente permettere,nemmeno per poche ore,la pubblicazione di tali video. Aldilà di questo spero che i delinquenti in questione vengano puniti seriamente dato che non sono in Italia dove la legge lascia molto a desiderare…
ha fatto bene ad uccidersi quella merda, ma come si fa?? proprio non lo so!
ormai si stanno superando tutti i limiti, stiamo arrivando all’inverosimile