La sessualità è un argomento che tendiamo a non associare ai nostri figli, e molte volte lo scansiamo imbarazzati, lasciandoli nell’ignoranza e facili prede di individui spregevoli. Nel suo libro “Un bambino è Come Un Re“, Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, spiega ai genitori come insegnare ai figli a difendersi da attenzioni indesiderate ed abusi di pedofili.
“Un bambino è come un re”: educare i figli alla conoscenza
Il libro affronta il problema dell’abuso spiegando ai genitori come comportarsi di fronte alle domande e agli atteggiamenti dei figli, cosa insegnare loro e quali comportamenti sono spie di un problema anche grave.
Per ogni fascia di età ci sono consigli e filastrocche per aiutare mamme e papà a spiegare ai bambini come difendersi.
I consigli
Quando nostro figlio ci fa domande sulla sessualità, tendiamo a cambiare argomento, imbarazzati, quando invece dovremmo trovare parole semplici per spiegargli che ci sono dei comportamenti e delle attenzioni che non dovrebbero permettere. I pedofili, molto spesso, sono agnelli travestiti da lupi, che fanno regali ai bambini in cambio di “favori”.
A volte sono persone vicino alla famiglia, e possono usare la minaccia e il ricatto per evitare di essere scoperti, facendo leva sulla paura e sul senso di colpa del bambino.
Cosa insegnare?
- Non permettere a nessuno, neanche se è un amico o un parente, di mettere in atto determinati comportamenti (tocco buono e tocco cattivo);
- Rifiutare le attenzioni che li mettono a disagio;
- Certe parti del corpo non devono essere toccate da estranei, ma solo da mamma e papà, o dai nonni, o dal medico quando ci lavano o stanno facendo una visita;
- Sapere come usare i telefoni pubblici e conoscere il proprio nome, numero di telefono e indirizzo in caso si fosse perso;
- Non aprire la porta a nessuno quando si è soli in casa;
- Diffidare degli sconosciuti e riconoscere i comportamenti sospetti;
- Sapere quando scappare per chiedere aiuto.
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