Vivere in città è sicuramente una comodità: una vastità di servizi, una fitta rete di mezzi di trasporto, vicinanza a strutture pubbliche come ospedali e istituti scolastici che rendono tutto più facile.
Ma allo stesso tempo, la città allontana noi e i nostri bambini dalla natura, dai suoi colori e dalla sua genuinità. Con il rischio di crescere i nostri figli con idee decisamente distorte su come effettivamente funzionino i principali ritmi biologici, come la coltivazione della frutta e della verdura o semplicemente da dove sgorga l’acqua che beviamo.
La semplicità e l’ingenuità che guida le risposte dei bambini, ad esempio che le “uova crescono sugli scaffali del supermercato” come emerso da un recente sondaggio, tuttavia deve essere un campanello d’allarme.
Una soluzione per compensare il taglio netto del bambino dal mondo naturale può essere l’organizzazione di una gita alla fattoria didattica.
In Italia, ce ne sono oltre 1.400 e propongono attività e laboratori adatti a tutti i bambini (dalla materne alle superiori) dove si insegnano i rudimenti della vita agricola (seminare, coltivare, irrigare, raccogliere, prendersi cura degli animali, produrre alimenti come miele e formaggio) e l’importanza di una dieta sana ed equilibrata.
In questo modo, oltre a trascorrere del tempo all’aria aperta, i bambini potranno familiarizzare con il ciclo biologico, con la stagionalità dei prodotti e con i benefici dei cibi naturali, al posto dei junk food, oltre a maturare un senso responsabilità verso gli animali.
La gita alla fattoria didattica è un’esperienza che tutti i bambini dovrebbero provare almeno una volta: un modo per allargare i propri orizzonti e per comprendere di essere una piccola, ma importante particella immersa nel fantastico mondo che ci circonda, che va ben oltre i limiti del supermercato.
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