Una colorata storia che unisce creatività, riciclo e solidarietà: si potrebbe raccontare così la vicenda che ha per protagonista Bryan Ware e la sua idea di salvare dalla spazzatura i pastelli a cera usati, quelli ormai ridotti a pezzettini inutilizzabili.
Era una sera del 2011 quando, seduto al tavolo di un ristorante con i suoi figli, Ware osservava i piccoli ingannare il tempo prima dell’arrivo delle portate disegnando e scarabocchiando la tovaglia di carta con pastelli a cera messi a disposizione dal locale. Da lì l’idea geniale: raccogliere i pastelli destinati a essere buttati perché ormai consumati, fonderli e utilizzarne la cera per crearne di nuovi.
Così, nel 2013 Ware ha fondato l’associazione “The Crayon Initiative”, che ha già raccolto migliaia di pezzi di pastelli a cera donati da ristoranti, supermercati e gente comune. L’iniziativa è assolutamente senza scopo di lucro, qui l’unico “profitto” (se così vogliamo chiamarlo) è far sorridere un bambino: i pastelli riciclati, infatti, vengono distribuiti gratuitamente nei reparti pediatrici degli ospedali della California, dove sono già state recapitate più di 2.000 scatole.
E c’è di più: la cera di recupero viene colata in appositi stampi per creare dei pastelli che siano facili da impugnare e da usare anche da parte di bambini che hanno difficoltà prensili.
Un po’ di colore per rallegrare la permanenza forzata in ospedale, questo l’obiettivo di “The Crayon Initiative”. E sulla scia dei buoni risultati già raccolti, ora Ware punta ancora più in alto e vorrebbe che i suoi pastelli solidali arrivassero anche fuori dalla California e – perché no – degli Stati Uniti. Intanto, proprio a settembre di quest’anno la prima scatola di pastelli fuori dalla California è stata consegnata, in un ospedale di New York.
Per il resto si vedrà, la rivoluzione dei colori non si pone limiti…
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