Come scegliere lo spazzolino migliore per lavare i denti dei nostri figli?
Si sa, con i bambini non è mai semplice lavare i denti. Fosse per loro, lo farebbero sempre “domani”, e quando si riescono a convincere, non si può pensare che stiano fermi anche solo per un minuto. Per rendere efficace la pulizia, bisogna fare attenzione a quale spazzolino si usa. Ogni momento della crescita, infatti, necessita accorgimenti diversi, che seguano lo sviluppo morfologico del cavo orale.
Spazzolino per i primi dentini : morbido e delicato
Dai 6 mesi fino ai 2 anni è opportuno che il piccolo impari a conoscere lo spazzolino, familiarizzando con un “qualcosa” che serve per pulire i denti. La testina deve essere piccola, con tre file di setole flessibili, arrotondate ed extra-soft per rimuovere la prima placca, ma al tempo stesso non aggredire i denti e le gengive ancora molto delicati. Il manico ergonomico è utile anche ai genitori, che maneggiano lo spazzolino, per aiutare i bambini. In questa prima fase, sono sconsigliati gli spazzolini elettrici, che rischiano di essere troppo aggressivi.
La seconda fase va dai 2 ai 4 anni. Con il passare dei mesi il bambino dovrebbe diventare sempre più autonomo nell’igiene quotidiana dei denti. Mamma e papà, però, devono fare attenzione che la corretta pulizia avvenga soprattutto sui molari decidui, situati più in fondo, che sono quelli più soggetti alle carie. In commercio esistono molti spazzolini, con una testina ancora di dimensioni ridotte e manici rivestiti di gomma antiscivolo per una migliore tenuta del piccolo.
Spazzolino elettrico : si o no ?
La terza fase (4-6 anni) è quella in cui inizia la dentizione permanente. Il rischio di carie sui molari decidui e permanenti è molto alta. I movimenti devono essere più estesi, per andare a coprire tutte le superfici. Per questo le testine degli spazzolini sono un po’ più grandi e i manici più solidi, agevolando l’impugnatura da parte dei bambini stessi. A partire dai 6 anni circa, molti dentisti consigliano anche l’uso dello spazzolino elettrico, che, ruotando automaticamente, può migliorare l’igiene, soprattutto per i bambini più restii alla pulizia.
Per quanto riguarda il dentifricio, è bene verificare che quelli usati per bambini dai 3 ai 6 anni non abbiano un contenuto di fluoro superiore ai 500 ppm. Dopo i sei anni, si possono usare gli stessi dentifrici degli adulti. In generale, un buon dentifricio non dovrebbe contenere coloranti e al massimo un conservante, meglio se di uso alimentare. Il gusto è importante, ma bisogna insegnare ai bambini che non si tratta di una caramella e cercare di farne ingoiare il meno possibile!
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