Clio Zammatteo, alias Clio Make Up, in volo verso New York con la figlia Grace e il marito Claudio, ha vissuto un’esperienza paradossale e mortificante: a causa del pianto della piccola, è stata invitata a continuare il viaggio sul fondo dell’aereo, nella zona bagni. La nota make up artist si sfoga su Instagram chiedendo come sia possibile che esistano ancora oggi atti discriminatori verso le mamme che viaggiano con i loro figli.
Il pianto della piccola Grace disturbava gli altri passeggeri
Chi non ricorda l’esuberante Clio, nota al grande pubblico come “Clio Make Up” grazie all’omonima tramissione un tempo in onda su Real Time? Pochi giorni fa, durante il volo che riportava lei e la sua famiglia da Milano a New York (dove attualmente vivono), la sua bambina è stata accusata di essere un elemento di disturbo per gli altri passeggeri. Grace, che ha solo 14 mesi, stava infatti tentando di addormentarsi accanto alla madre e, forse a causa della stanchezza, ha pianto e lanciato gridolini per circa dieci minuti. Un tempo evidentemente sufficiente per indurre una delle hostess a chiedere a Clio di collocarsi con la bambina sul fondo dell’aereo nella zona bagni, accanto al bar ristorante.
Mamma e figlia costrette a viaggiare sul fondo dell’aereo
Di fronte alla singolare richiesta una perplessa Clio, insieme al marito e alla piccola Grace ormai addormentata, ha lasciato il suo posto ed è andata a sedersi sulla panca situata tra i bagni e il ristorante. La makeup artist è rimasta lì per quasi quattro ore con il rischio che la bambina si svegliasse di nuovo a causa del continuo vociare che solitamente anima l’area toilette e la zona bar.
Clio è abituata a viaggiare per lavoro con la sua bambina e non le era mai capitata un’esperienza così mortificante. Su Instagram la truccatrice si sfoga con i followers, invitando la Emirates Airlines ad adottare una politica più tollerante verso le mamme e facendo un appello a tutti i viaggiatori di essere più pazienti con i bambini. La piccola Grace “aveva davvero pianto per una manciata di minuti, prima di addormentarsi” dichiara Clio, ritenendo ciò che è successo una vera sconfitta per tutti : che al giorno d’oggi i bisogni dei bambini non abbiano la stessa considerazione riservata a quelli degli adulti.
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Ma guarda un po’, proprio lei parla di tolleranza? Tempo fa si lamentò di una bambina che chiamava, secondo lei, con troppa euforia il padre e Clio si stizzì perchè sua figlia dormiva!
Le umiliazioni sono altre!