Da Greenpeace, nota associazione ambientalista, arriva una nuova campagna attivista mirata a salvaguardare le fredde terre artiche e il futuro dei bambini.
È stato diffuso un video contro l’accordo stipulato tra Lego, azienda danese produttrice dei mattoncini più famosi del mondo, e Shell, multinazionale petrolchimica nota per i suoi piani di trivellazione nell’Artico.
Greenpeace da un lato accusa la Shell, con le sue trivellazioni, di mettere a repentaglio il delicato ecosistema marino dell’Alaska, andando a modificare l’habitat naturale della fauna e di compromettere il delicato assetto climatico, provocando sconvolgimenti sull’ecosistema mondiale. Dall’altro chiede alla Lego di togliere il logo della compagnia petrolifera dai suoi mattoncini, per non creare legami distorti nell’immaginario dei bambini. Associando la Shell al gioco, infatti, si rischierebbe di attribuire ai suoi piani di trivellazione nell’Artico valori positivi, fino a renderli accettabili, nella mente delle nuove generazioni.
Come dichiara Ian Duff, promotore della campagna: «Shell sta cercando di sfruttare la “magia” di Lego per nascondere il suo ruolo in questo fenomeno di sfruttamento dell’Artico. Lego non deve rendersi complice di tale crimine e deve interrompere la collaborazione». Inoltre, questo legame tra le due aziende, sarebbe in contrasto con progetti ambientalisti ed eco-sostenibili già svolti da Lego, come l’iniziativa di riciclo del 90% dei rifiuti, e di utilizzo, per la produzione, di energie rinnovabili e materiali meno impattanti.
Trasmettendo valori positivi alle nuove generazioni si può sperare in un mondo migliore, sia a livello ambientale, che a livello umano.
Il video della settimana
Quanto affermato da Ian Duff (“Shell sta cercando di sfruttare la “magia” di Lego per nascondere il suo ruolo in questo fenomeno di sfruttamento dell’Artico. Lego non deve rendersi complice di tale crimine e deve interrompere la collaborazione»”) è falso, o quantomeno pretestuoso. L’accordo Shell-LEGO riguarda una campagna promozionale per il 2015 molto simile a quella del 2012: set LEGO in cambio di acquisti di carburante. Nulla di più e nulla di meno.
Purtroppo per LEGO, una sfortunata coincidenza temporale ha fatto si che l’accordo venisse siglato quasi contemporaneamente all’uscita dei nuovi set della linea Arctic (riedizione di quelli di fine anni ’90/inizio 2000). Greenpeace ha dunque preso la balla al balzo “inventandosi” questa favola per cui Shell vuole usare LEGO per ripulirsi la faccia.
Dal 2004 al 2012 c’è stata una lunga e proficua collaborazione tra LEGO e Ferrari, della quale Shell è premium partner nonchè sponsor tecnico, e nessuno allora ebbe da ridire alcunchè.