Raggiunti i 34mila like per la clip in 3D apparsa su TikTok che mostra come tutta la magia dell’allattamento attraverso il processo di rilascio del latte materno durante la suzione. Una pratica apparentemente scontata, spiegata con immagini semplici che lasciano però intuire la complessità e gli sforzi che si celano dietro di lei.
Come il latte arriva al bambino “su richiesta”
Un aspetto che traspare chiaramente dal video è la fuoriuscita del latte sotto forma di risposta ad una richiesta fatta dal neonato che, in quel momento, sta iniziando la fase della suzione.
In particolare, è possibile notare come vengono subito attivati i nervi presenti all’interno del capezzolo, i quali trasmettono un segnale all’ipofisi, la ghiandola preposta alla produzione degli ormoni.
Il ruolo dell’ipofisi è allora quello di produrre la prolattina, un ormone che agisce proprio come stimolatore per gli alveoli nella produzione ed immagazzinamento del latte.
Il processo però non è terminato, e per far sì che il bebè riceva il suo latte, è necessario che un altro ormone svolga la sua funzione, ovvero l’ossitocina, la quale stimola il rilascio della sostanza vera e propria.
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Una pratica così essenziale eppure così ostica
A conti fatti, stando alle immagini presentate nel video, la pratica dell’allattamento può risultare lineare ma nella realtà non è sempre così.
Se è infatti vero che l’atto della suzione potrebbe provocare fastidio alle mamme, soprattutto nei primi tempi, questa condizione non va confusa con il vero e proprio dolore, il quale è invece sintomo di qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe e per questo va interpretato come campanello d’allarme per sottoporsi a una visita medica.
Alcuni fattori comuni di un allattamento doloroso possono essere ad esempio la candida, la mastite o ingorghi mammari, tutte complicanze che presentano la necessità di chiedere aiuto alle figure specializzate come ostetriche o consulenti di allattamento. La serenità della mamma in questo delicato momento è infatti la cosa più importante.
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