Si chiama Ella ed è una Barbie calva creata apposta per le bambine malate di tumore e sottoposte a chemioterapia che, come lei, hanno perso i capelli in seguito al loro percorso oncologico.
L’importanza del gioco per i bambini malati di cancro
Durante un percorso oncologico infantile, spesso i piccoli pazienti si trovano di fronte ad esperienze traumatizzanti che cambiano tutte le loro abitudini di vita. Uno spunto utile per superare queste difficoltà è senz’altro quello del gioco, in quanto l’attività ludica è una parte integrante della vita di ogni bambino. In particolare, per le bambine sottoposte a chemioterapia, è stata inventata una nuova aiutante : una bambola priva di capelli. Così nasce Ella, la Barbie calva : grazie all‘immedesimazione con la loro condizione, le bambine si sono sentite così accomunate alla loro beniamina, acquistando coraggio per lottare contro la malattia.
La nascita della Barbie senza capelli
Sono state due donne: Rebecca Sypin, mamma di una bambina ammalata di leucemia e Jane Bingham, affetta da linfoma e reduce da cicli di chemioterapia, a concepire l’idea di una Barbie senza capelli. Dopo avere presentato la loro proposta alla Mattel, la ditta produttrice delle famose bambole, è nata Ella, una Barbie calva che, nella confezione contiene alcune parrucche e fasce con cui giocare.
Ella ritrae così la vita di chi sta affrontando un percorso chemioterapico, con tutte le conseguenze relative. Questa bambola, creata a tiratura limitata, è dedicata ai reparti di oncologia pediatrica di numerosi ospedali degli Stati Uniti e sta aiutando molte piccole pazienti ad affrontare il cancro. Da questa esperienza positiva è nata l’idea di lanciare una raccolta di firme per sollecitare la Mattel a produrre altre Barbie di questo tipo, allo scopo di alleviare le sofferenze psicologiche delle bambine ammalate. La petizione ha ottenuto grande successo ed attualmente, in molte strutture oncologiche Americane, è possibile ricevere gratuitamente Ella compilando un form on-line.
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