Il suo post su Facebook, nel quale prende in giro il marito e racconta agli uomini quanto sia dura accudire e allattare un bebè durante la notte, è diventato virale e ha reso celebre una mamma statunitense.
Mattea Goff ha creato un fumetto per spiegare al partner, dotato come tutti gli uomini di “capezzoli inutili”, come mai è così stanca la mattina.
Un fumetto per raccontare le notti col bebè
Spesso al risveglio molti uomini non si rendono conto di come sia difficile per una donna accudire il bebè di notte e di quante sollecitazioni subiscano i propri capezzoli durante l’allattamento: per questo motivo Mattea Goff, una giovane madre statunitense, ha pensato bene di ricorrere a un fumetto, disegnato in chiave volutamente satirica, per spiegare al compagno e a tutti i papà del mondo come mai le neomamme siano così stanche al risveglio.
E la serie di vignette da lei create, che ritraggono la coppia a letto e il loro bimbo, dopo essere stata pubblicata su Facebook è diventata immediatamente virale tanto da ricevere oltre 160mila like e attirare anche le attenzioni dei media che oramai hanno ribattezzato il compagno di Mattea come “capezzoli inutili”.
Infatti in tutte le tavole del fumetto creato dalla signora Goff si vede il marito dormire beatamente nel suo lato del letto, non accorgendosi di cosa accade al suo fianco e poi, la mattina seguente, chiederle come se nulla fosse un pò di “coccole”.
L’intento ironico dell’improvvisata disegnatrice era mostrare come, a differenza degli uomini dai “capezzoli inutili”, una mamma deve fare i conti col neonato che comincia a piangere nel cuore della notte per poi allattarlo e dover sopportare non solo che il piccolo si attacchi con i denti al suo corpo ma anche che possa rigurgitare lo stesso latte e costringerla così a ripulire tutto.
“Mio marito è fantastico ma a volte se non hai vissuto certe esperienze non puoi capirle a fondo” ha raccontato poi Mattea alla stampa, spiegando che il compagno ha anzi trovato divertenti i suoi disegni e ha anche candidamente ammesso di non aver mai fatto caso a certi aspetti, pur dormendole accanto tutte le notti.
E a proposito dell’improvvisa notorietà raggiunta grazie al suo post su Facebook, la signora Goff ha confessato che non se la aspettava di certo ma che forse “a volte un disegno ha la capacità di spiegare ed essere condiviso più facilmente rispetto a delle semplici parole”.
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