Alessandro Maria Montresor, più noto come Alex, ha forse terminato la ricerca di un donatore di midollo osseo compatibile. Il piccolo di un anno e mezzo affetto da una grave malattia genetica (linfoistiocitosi emofagocitica) e ricoverato a Londra, sarà trasferito all’Ospedale Bambino Gesù, dove subirà un trapianto di midollo da genitore.
La speranza svanita…
Nei giorni scorsi era arrivata una nuova speranza : attraverso una ricerca nel registro internazionale di donatori midollo osseo, c’era la disponibilità di un donatore compatibile al 90%. I genitori, dopo aver verificato la compatibilità, hanno purtroppo ricevuto la notizia che il donatore, di nazionalità non italiana, si era reso disponibile solo da metà gennaio.
Purtroppo i tempi sono stretti, data la gravità della malattia, e urge quindi un trapianto il prima possibile. Per questo motivo i genitori, di comune d’accordo con l’ospedale londinese, hanno richiesto di trasferire il piccolo Alex all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, in cui il trapianto di midollo da genitore è una tecnica praticata all’avanguardia.
…e la speranza ritrovata
Il Great Ormond Street Hospital, in accordo con il Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica del Bambino Gesù, ha avanzato la proposta di trasferire Alex nell’ospedale della capitale. Il Professore Franco Locatelli, come affermato dai genitori del bambino in un post Facebook, ha dimostrato sin dall’inizio della vicenda grande disponibilità e attenzione, e Alex troverà forse una cura grazie alle nuove terapie all’avanguardia sviluppate in Italia.
La gara di solidarietà continua
I genitori del piccolo Alex esortano a persistere con la gara di solidarietà avviata nelle settimane passate, per poter scoprire nuovi potenziali donatori. Paolo e Cristina invitano tutti a continuare ad iscriversi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo, per poter regalare una nuova speranza non solo ad Alex, ma ai tanti bimbi affetti da rare malattie genetiche che vivono nell’attesa di una terapia risolutiva.
Fonte immagini : AlessandroMariaMontresor sur Facebook
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