È il corpo scultoreo di David Beckham che narra la violenza sui bambini in ENDviolence, l’ultimo spot dell’Unicef.
Violenza sui bambini e spot Unicef
Sono i tatuaggi del famoso calciatore inglese che, muovendosi sul suo corpo, denunciano le violenze che sono costretti a subire i bambini di tutto il mondo.
Le scene sono chiare e mostrano un insieme completo di comportamenti che segnano la vita di tutti i bimbi che le subiscono. In maniera fluida lo spot presenta un susseguirsi di scene, di rumori e di tatuaggi che si muovono nel corpo sempre perfetto di David Beckham.
I tatuaggi animati
La prima sequenza mostra una porta in lontananza che si apre nel cuore della notte e l’evidente paura di una bambina che stringe il suo peluche mentre il mostro dalle sembianze umana si avvicina sempre di più al suo letto. Non è solo quel tipo di violenza a essere rappresentato ma anche il bullismo a scuola in cui il bimbo è continuamento offeso e oggetto di scherno.
L’altra violenza che lo spot dell’Unicef vuole mostrare è quella che si manifesta negli spazi virtuali, sul web, in cui i minori vengono spesso ingannati e raggirati da persone adulte con secondi fini.
Quei segni indelebili della violenza sui bambini
Le forme di violenza descritte con il video ENDviolence sono, per i bambini che le vivono, dei segni indelebili in quanto incidono pesantemente sulla loro crescita e sulla loro vita da adulti. Gli abusi non sono solo fisici ma anche psicologici e possono essere perpetrati negli ambienti più intimi e familiari come la casa, più educativi e ludici come la scuola, ma anche in quelli meno conosciuti come i luoghi virtuali.
Dunque, come dice anche David Beckham, la violenza sui bambini è sempre sbagliata ed è arrivato il momento di dire basta.
Non sarà uno spot a cambiare le cose, ma parlarne spesso è indispensabile.
Ecco il video, buona visione!
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