Non è raro assistere a tristi notizie ai tg e gli Stati Uniti negli ultimi tempi si sono resi protagonisti di fatti tragici, come le numerosissime sparatorie nelle scuole a opera di individui disturbati.
I recenti avvenimenti relativi a quest’emergenza hanno avuto però un’unica conseguenza positiva, magrissima consolazione, ossia il rimettere in discussione le normative americane sull’uso delle armi da fuoco.
In America non è difficile procurarsi delle armi e le leggi in proposito non sembrano fare ancora nulla per limitarne l’acquisto e il trasporto. Non sono certamente le armi a causare direttamente le stragi, ma è certo che se per gli individui che le hanno compiute fosse stato meno semplice venirne in contatto, le cose sarebbero potuto andare diversamente.
Il pericolo, dunque, è reale e frequente soprattutto negli USA, dove una scuola materna ha deciso di reagire con i propri mezzi a un simile rischio.
La filastrocca incriminata
In casi di pericolo i bambini hanno la priorità. Devono essere messi al sicuro e protetti, ma non è sempre facile farlo quando le situazioni di emergenza rendono completamente impotenti.
In questo caso sono gli insegnamenti a proteggere i più piccoli, insegnamenti che possono essere forniti a scuola, come in questo caso. In un asilo del Massachussets, a Sommerville, è apparso uno scritto sulla bacheca con una filastrocca che insegna ai bambini come comportarsi in caso di sparatoria: nascondersi, spegnere le luci, stare in silenzio e aspettare che il pericolo passi.
Ecco così che sulle note di “Twinkle, Twinkle, Little Star” i bambini imparano a cantare: “blocca la porta, spegni le luci, non dire altro, vai sotto la scrivania, nasconditi e aspetta finché non sarai al sicuro”
Non c’è molto bisogno di dire che questo fatto ha suscitato l’indignazione di molti genitori, che si sono detti sconvolti da una simile iniziativa.
Una mancanza politica e statale che preoccupa i genitori
La filastrocca è giunta all’attenzione della gente grazie a un tweet di una delle mamme sdegnate, Georgy Cohen, che ne ha pubblicato la fotografia denunciando l’assurdità dello scritto.
Ciò che infastidisce la donna non è l’iniziativa avuta da parte della scuola, ma il fatto stesso che la cosa si sia percepita come necessaria per la protezione dei bambini.
L’errore sta alla base, nel sistema politico e culturale che non si occupa di risolvere il problema alla radice con la limitazione delle armi o la creazione di leggi adeguate che ne regolamentano l’uso.
L’asilo ha agito in modo intelligente mettendo in atto un piano di emergenza comprensibile a tutti i bambini, grazie a un testo semplice e immediato, ma in un luogo frequentato da bambini tutto ciò non dovrebbe essere necessario.
Nella denuncia di Georgy Cohen, così come in quella di molti altri genitori che hanno risposto al suo tweet e nella decisione stessa della scuola materna che ha dato vita a questa semplice quanto utile filastrocca, si percepisce la protesta contro un sistema statale che non fa nulla per proteggere i cittadini.
In mancanza di leggi adeguate, la sensibilizzazione viene fatta da sé, tramite lezioni di cui si fanno carico istituzioni che dovrebbero in realtà insegnare altro.
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