Negli Stati Uniti una mamma di tre bambini ha escogitato una astuta soluzione per scoraggiarli dal chiederle sempre soldi: e il modello di economia domestica con tanto di “bandi” per i lavoretti in casa sta avendo un notevole successo sui social network.
Le continue richieste di soldi da parte dei figli
Come insegnare ai propri figli l’importanza di saper gestire bene il denaro (oltre che di guadagnarlo) dissuadendoli dal chiedere continuamente la paghetta? Un’idea semplice ma allo stesso tempo geniale su come educare i bambini e dare vita a un vero e proprio modello di economia domestica arriva dalla piccola città di Dublin (Georgia) dove una mamma ha costretto i suoi tre figli a fare domanda per svolgere alcuni lavori in casa e guadagnarsi la propria “indennità”. La signora Shaketha Marion McGregor ha infatti postato sul suo profilo Facebook gli scatti di questi annunci dal tono scherzoso con cui ha tappezzato alcune stanze della casa: “Si assume un supervisore alla lavanderia” recita uno mentre un altro si rivolge ai figli spiegando che è libera la posizione di “Manager della cucina” o di “Governante principale” e che nei giorni successivi si sarebbero tenuti i colloqui di lavoro.
L’astuta soluzione di una mamma americana
“I miei figli continuavano a chiedermi soldi, nuovi telefoni cellulari e di poter uscire più spesso con i loro amici” ha scritto la signora McGregor su Facebook spiegando il motivo per cui ha deciso di dare una piccola lezione di vita reale ai tre bambini. L’obbiettivo della donna era insegnare loro che quando davvero desiderano qualcosa devono guadagnarselo come gli adulti, anche aiutando nelle faccende domestiche e partecipando a tutte le attività della casa: proprio come in una piccola cooperativa o in una azienda che si rispetti e che voglia generare degli utili. E la trovata di questa mamma della Georgia nel giro di pochi giorni ha riscosso notevole successo e i suoi post con tanto di annunci di lavoro sono stati condivisi da migliaia di genitori: infatti la signora McGregor non solo ha creato una vera e propria tabella delle faccende domestiche da assegnare ai bambini in base all’età ma a tal proposito ha istituito anche un fondo chiamato ironicamente “Unione di Credito di Mamma” per pagare le loro prestazioni.
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