Le scuole hanno riaperto da poco e ci sono già polemiche sulle classi e i vaccini : in provincia di Treviso, alcuni bambini non vaccinati sono stati trasferiti in un’altra sezione per tutelare la salute di un compagno immunodepresso.
La tutela dei bambini immunodrepressi
L’Italia, così come molti altri Paesi, è divisa negli ultimi tempi dal dibattito tra favorevoli al vaccino e antivaccinisti e molti fatti di cronaca mettono spesso in evidenza la lotta tra queste due scuole di pensiero, complice anche la situazione incerta della legge sulle autocertificazioni. E come la richiesta di alcune famiglie di proteggere i bambini immunodepressi, come è accaduto qualche settimana fa sempre in provincia di Treviso : un bambino di 8 anni guarito da poco dalla leucemia non poteva andare a scuola perché immunodepresso e i compagni di classe non vaccinati comportavano un rischio per la sua salute.
La decisione di separare gli alunni
A Mogliano Veneto però la direzione della scuola elementare si è mossa in anticipo per venire incontro alla famiglia di un altro bambino immunodepresso : sulla base della segnalazione dei genitori, il preside ha deciso di spostare tre alunni non vaccinati in un’altra sezione, per proteggere il loro compagno. Immediate sono state le lamentele delle famiglie dei bambini trasferiti : secondo loro questa decisione “punisce” ingiustamente i bambini separandoli dai propri amici e compagni di classe.
Dal canto suo il Preside della scuola ha chiarito che la decisione è stata presa prima dell’inizio delle lezioni, per non pesare sulla continuità didattica. Ha ribadito anche l’importanza di un simile provvedimento per la tutela della salute degli alunni, in questo caso messa a rischio dalla vicinanza di compagni non vaccinati.
La sicurezza dei bambini, prima di ogni polemica
La disputa continua, così come molte altre polemiche sulla questione vaccini. Tuttavia la salute dei bambini dovrebbe essere messa al di sopra di ogni ideologia e ogni piccola rinuncia da parte dei compagni di scuola. Anche Luca Colletto, Assessore alla Sanità della Regione, si è detto d’accordo con la decisione della scuola. La separazione tra amichetti sarà una conseguenza negativa, ma è giusto tutelare i minori nel miglior modo possibile, in attesa di provvedimenti a lungo termine.
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