L’INPS ha emanato una recente circolare dove ratifica l’assoluta proibizione al licenziamento dal lavoro per i papà con figli fino ad un anno di età. Si tratta di una novità importante per tutte le coppie con neonati.
Divieto di licenziamento anche per i neo-papà
Infatti l’estratto dalla circolare INPS, testuale, parla chiaro – “In caso di fruizione del congedo paternità, il divieto di licenziamento si applica anche al padre lavoratore per la durata del congedo stesso e si estende fino al compimento di un anno di età del bambino“.
Finora il Testo Unico sulla Maternità e Paternità prevedeva la proibizione del licenziamento per le mamme dall’inizio della gravidanza fino all’anno di vita del bambino. Il divieto era esteso ai papà solo in caso di congedo parentale alternativo, cioè negli sfortunati casi di abbandono di minore o infermità mentale della madre o in caso di morte prematura della stessa.
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Il primo anno di vita del bimbo è protetto
Nell’ottica di garantire alle famiglie che hanno appena accolto neonato un minimo di tranquillità economica, il Governo Draghi ha applicato l’ultima direttiva Europea in merito all’equilibrio vita professionale e privata.
Così il precedente Governo ha posto le basi per allargare il divieto di licenziamento già previsto per le mamme anche ai papà. Proprio con il Decreto Legislativo 30 giugno 2022, Draghi e i suoi ministri hanno cercato di conciliare in maniera più paritaria vita privata e attività lavorativa delle famiglie con prole.
Nell’ambito della stessa riforma rientra anche la novità sulla NASpl. L’ammortizzatore sociale, che ha sostituito l’indennità di disoccupazione, adesso può essere erogato anche ai papà che hanno già fruito del congedo sia esso obbligatorio oppure alternativo. Inoltre diventa accessibile anche nei casi di dimissioni non programmate rassegnate nel primo anno di vita del bambino, quindi nel periodo di inibizione del licenziamento.
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