Una persona per terra, in arresto cardiaco, circondata da una folla che non sa cosa deve fare, in sgomenta attesa dell’arrivo dei soccorsi sanitari: minuti che diventano ore, secondi che divengono indispensabili per salvare una vita.
Tante, troppe volte in queste circostanze non si sa come intervenire, eppure basterebbero poche ed essenziali manovre per aiutare la vittima: basterebbe esercitare una rianimazione cardiopolmonare, come gli addetti ai lavori la chiamano.
Per insegnare alla popolazione a come comportarsi in presenza di un arresto cardiaco, anche in Italia (su indicazione dell’Unione Europea) è stata istituita una settimana (VIVA!), ricca di appuntamenti per sensibilizzare e insegnare la rianimazione cardiopolmonare, una pratica salvavita che può essere svolta da chiunque, anche senza una formazione sanitaria specifica.
Dal 13 al 19 ottobre, in tutta Italia, in tantissimi luoghi (scolastici, istituzionali, in piazze, sui posti di lavoro) vengono promosse iniziative adatte a un pubblico di ogni fascia d’età; il 16 ottobre, in particolare, in occasione del secondo European Restart a Heart Day, il calendario si farà più fitto.
In Italia, ogni anno 60.000 persone sono colpite da un arresto cardiaco, in Europa 400.000 (1.000 ogni giorno): saper praticare correttamente una rianimazione cardiopolmonare raddoppia o triplica la possibilità di sopravvivenza del paziente, il che potrebbe portare alla sopravvivenza ogni anno di circa 100.000 persone colpite da arresto cardiaco in Europa.
La salvezza del nostro prossimo è, quindi, anche nelle nostre mani: imparare delle semplici mosse, utili a chiunque ci circondi, sarà più facile di quanto crediamo e impagabile sarà la consapevolezza di saper come intervenire in qualunque momento per salvare una vita.
Il video della settimana