Vegetariani e vegani.
Spesso nel linguaggio comune questi due termini si sovrappongono in maniera involontaria e generalizzata, finendo per ricondurre la differenza al solo regime alimentare adottato. Una differenza in quello che si mangia c’è, ma a dividere vegani e vegetariani non è solo questione di quello che si mangia a tavola.
Si tratta, principalmente, di un differente stile di vita che determina per i vegani una scelta molto radicale, destinata a essere completamente cruelty free, inteso nel rifiuto assoluto di dominare e sfruttare gli esseri più indifesi, partendo proprio dagli animali. In quest’ottica, quindi i vegani non si limitano solo a non mangiare carne e pesce (come i vegetariani), alimenti che derivano dalla diretta uccisione di esseri viventi, ma estendono il divieto anche a latte e latticini che, provenendo dallo sfruttamento (e sul lungo periodo all’uccisione) di animali, contrasta con il principio di cruelty free. Ben accetto, invece, il consumo di tutti gli alimenti di origine vegetale, come legumi, cereali, verdura e frutta.
La filosofia vegana inoltre si estende anche al lifestyle: non solo a tavola, quindi, ma anche nell’abbigliamento, nei prodotti di cura e bellezza, nel proprio tempo libero.
Per questo, oltre all’evidente rifiuto di pellicce, anche lana, seta e indumenti in pelle non vengono indossati.
Nel tempo libero, i vegani non frequentano sagre, feste e parchi divertimenti dove siano sfruttati gli animali in qualsivoglia maniera (esposizione in gabbie, spettacoli, competizioni, ecc…).
Quanto al mondo della cosmesi, non acquistano prodotti che sono stati testai su animali o che contengono ingredienti di origine animale.
La filosofia vegana, quindi, va ben oltre il semplice regime alimentare, coinvolgendo tutto il modus vivendi che dovrà essere rispettoso dell’ambiente e della salute degli animali.
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