Una volta concluso il periodo di congedo obbligatorio di maternità e non volendo usufruire del congedo parentale, le mamme lavoratrici (sia le dipendenti che quelle iscritte alla gestione separata) potranno beneficiare dei cosiddetti voucher baby sitting e asili nido.
Questi ultimi, lo ricordiamo, sono dei bonus da 600 euro mensili (per un massimo di sei mensilità per le dipendenti e di 3 per le autonome) che possono essere utilizzati esclusivamente per sostenere le spese relative ai servizi per l’infanzia, siano essi pubblici o privati.
La legge di stabilità, dunque, ha confermato anche per l’anno in corso la possibilità per tutte le mamme lavoratrici che rinunciano al congedo parentale di fruire di questa agevolazione.
Dove e quando presentare la domanda
Per ottenere questo beneficio economico a supporto del reddito familiare, è necessario compilare un’apposita domanda e presentarla all’Inps entro e non oltre gli 11 mesi successivi al congedo obbligatorio di maternità.
Tale domanda, lo ricordiamo, può anche essere presentata contemporaneamente per più figli.
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Per chi deve tornare al lavoro è Un bel aiuto…io il latte me lo tiravo e lo portavo al nido ..a 4 mesi…e si può.
Esattamente non li vedi neanche crescere cosi
Jochely provo anche questo!!!!!
Tiziana Sacco… anche così va bene! !!
In posto di dare un aiuto alle mamme che restino con loro figli questi pagano perché escano al lavoro , e soprattutto dopo il terzo mese di vita. Un bambino a bisogno della mamma e ancora di più quando sono così piccoli.
4 ore di lavoro al giorno, fanno bene alle mamme e anche ai bambini!
Si , da un anno in puoi . Il mio ne a 5 mesi e ogni tre ore lo devo allattare non so proprio come potrei fare , e non sono l’unica.
Si forse si… dopo l allattamento si può fare.
Chiaro Ingegner Scuro